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DESCRIZIONE DEL SISTEMA
Riscaldamento e raffrescamento in un unico impianto.
Il sistema radiante a pavimento* è un sistema di riscaldamento, che può funzionare alternativamente anche da impianto di raffrescamento. Utilizza acqua a bassa temperatura circolante in tubi in materiale plastico annegati nello strato cementizio che supporta l’usuale pavimentazione in materiale: ceramico, marmo, granito, gres e/o legno. Il calore viene trasferito dalle tubazioni al pavimento e da questo a tutto il locale, in questo modo tutta la superficie del pavimento stesso diventa il corpo scaldante.
Il trasferimento termico dal pavimento all’ambiente e alle superfici, che ad esso si affacciano, avviene mediante irraggiamento, garantendo quindi una distribuzione uniforme ad una temperatura ottimale. Il sistema radiante a pavimento è quello che meglio approssima la curva di temperatura ideale, in quanto fornisce una temperatura lievemente più mite a livello dei piedi e man mano più “fresca” salendo lungo il corpo fino alla testa. Il pavimento con sistema radiante non risulta caldo al tatto (si trova a 25 ÷ 26°C) e non dà nemmeno la sensazione di freddo tipica dei pavimenti degli ambienti riscaldati con sistemi tradizionali e con il vantaggio di poter tranquillamente camminare scalzi (per la gioia dei bimbi). Il sistema a pavimento può funzionare sia in riscaldamento che in raffrescamento ed è quindi utilizzabile in tutte le stagioni. In regime di funzionamento invernale il sistema a pavimento radiante lavora con acqua la cui temperatura varia da 25 °÷ 45°C in relazione alla temperatura esterna. Secondo il processo spiegato prima, è la superficie del pavimento che trasmette calore all’ambiente. Inoltre, grazie ai dispositivi di termoregolazione si riescono a raggiungere livelli di comfort eccellenti. In regime di funzionamento estivo il sistema lavora con temperatura dell’acqua di circa 13 ÷ 14°C, considerando comunque possibili variazioni sulla base delle condizioni esterne e del tasso di umidità in ambiente.
VANTAGGI DEL SISTEMA
Grazie al pavimento radiante* è possibile fornire all’utente la stessa sensazione di benessere mantenendo la temperatura dell’aria a circa 2°C in meno rispetto ai sistemi tradizionali: in pratica si ha la sensazione di essere in un’ambiente a 22-23°C, mentre in realtà il termometro segna 20-21°C. Ne conseguono minori dispersioni di calore dall’ambiente verso l’esterno, anche grazie all’isolamento termico fornito dai pannelli isolanti e un risparmio energetico conforme alle nuove normative sull’argomento. In termini di risparmio economico basta pensare che ad ogni grado in meno della temperatura dell’aria corrisponde un risparmio del 7-8% di energia. Per i motivi sopra citati, il sistema a pavimento radiante è facilmente integrabile con le fonti di energia la cui resa migliora al diminuire della temperatura dell’acqua quali: pannelli solari, caldaie a condensazione, pompe di calore.
Grazie al sistema a pavimento lo spazio abitativo viene valorizzato, infatti l’assenza di radiatori consente una grande libertà di arredamento eliminando anche i problemi estetici che i radiatori stessi arrecano.
I pannelli isolanti oltre a fungere da barriera al vapore ed essere un'ottima barriera termica, con le parti sottostanti della struttura, sono in grado di fonoassorbire i rumori da calpestio del pavimento, assolvendo, quindi, all’importante funzione di isolamento acustico tra i vari piani abitativi. Grazie all’elevata durata del pannello, delle tubazioni ed all’assenza di manutenzione, i sistemi a pavimento radiante hanno una durata nel tempo senza eguali. Il riscaldamento a pavimento radiante offre una grande libertà di arredamento, in quanto svincola totalmente dalla presenza in ambiente dei radiatori, i quali occupano superficie utile che non verrà mai utilizzata. La flessibilità dello spazio abitativo rappresenta ormai un requisito fondamentale come anche l’arredamento: non esistono più limiti alla creatività nella disposizione degli arredi e vengono eliminati i vincoli estetici rappresentati dai radiatori.
Il sistema radiante viene utilizzato perfettamente anche in edifici di rilievo storico e religioso, nei quali risulta quasi impossibile inserire corpi scaldanti a vista, in questo modo gli ambienti vengono architettonicamente rispettati e rimangono esteticamente inalterati garantendo un risultato impeccabile.
Un altro notevole vantaggio estetico fornito dal sistema a pavimento è l’assenza del cosiddetto “effetto camino” sui muri dietro ai radiatori che si presenta con degli antiestetici “baffetti neri” che richiedono tinteggiature frequenti dei locali. Un impianto tradizionale a termosifoni, lavorando con acqua a 60÷70°C, crea un movimento convettivo di aria calda che, passando dal termosifone, va dal basso verso l’alto, ciò fa sì che buona parte del pulviscolo sedimentato, presente sulle superfici, venga sollevato in questo movimento ascendente e rimesso in circolazione nell’aria che respiriamo. Naturalmente vengono sollevate anche molte altre particelle e con esse i batteri, primo di tutti l’acaro della polvere, causa primaria delle innumerevoli allergie oggi sempre più presenti.
Il sistema a pavimento, invece, per effetto delle basse temperature tra pavimento e ambiente (~4°C), non provoca effetti convettivi eliminando quasi del tutto il sollevamento del pulviscolo, e quindi anche dei batteri; non solo, ma il pavimento costantemente secco toglie l’umidità che è l’elemento vitale ad acari e batteri per proliferare, specie quando i pavimenti sono rivestiti con moquette o tappeti.
Comfort termico
Temperatura uniforme, senza stratificazione e correnti d’aria
Il calcolo del fabbisogno termico di un edificio deve essere effettuato considerando la struttura dell’edificio stesso, il suo grado di isolamento e le dispersioni attraverso le pareti. Inoltre la richiesta di temperatura può essere diversa da ambiente ad ambiente, a seconda della sua destinazione d’uso. Dopo numerosi studi sui sistemi di riscaldamento si è convenuto che il sistema a pannelli radianti* correttamente dimensionato e utilizzante le moderne tecnologie fornisce al corpo umano comfort e benessere superiori rispetto ai normali sistemi di riscaldamento: si ottiene una sensazione di comfort con temperature costanti e uniformi nei vari locali.
La distribuzione della temperatura in un determinato locale viene determinata dalla cosiddetta curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente più calde rispetto alle zone più vicine al soffitto: facendo un confronto tra le curve di comfort delle varie tipologie di sistemi di riscaldamento, si nota come la curva rappresentante il comfort derivato dal sistema radiante a pavimento sia quella che meglio approssima quella ideale.
E’ noto che le correnti d’aria calda, ma soprattutto fredda, la loro velocità e l’eccessiva disuniformità della temperatura aumentano la sensazione di malessere degli individui, incidendo di conseguenza sul loro stato di salute.
La ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers INC) definisce il comfort come la condizione di benessere psicofisico della persona nei confronti dell’ambiente in cui si trova. La valutazione di questa condizione viene effettuata anche mediante l’uso di parametri connessi al tipo di attività che si sta compiendo (MET), in quanto l’attività svolta influenza il livello di metabolismo (1MET = 58 W/m2), e al tipo di abbigliamento (CLO), che approssima la resistenza termica offerta dai vestiti (1 clo = 0,155 m2K/W).
L’indice che meglio approssima l’influenza delle variabili fisiche e fisiologiche sul comfort termico è il PMV (Predicted Mean Vote), il quale rappresenta il “voto medio previsto” da un certo numero di persone sulla condizione di benessere in un determinato ambiente. Dal PMV deriva un altro indice molto importante nella valutazione, il PPD (Predicted Percentage of Dissatisfi ed), che considera percentualmente i soggetti “insoddisfatti” sulla base di determinate condizioni microclimatiche.
La ISO/DIS 7730 (“Determinazione degli indici PMV e PPD e delle specifiche per le condizioni di comfort termico”) prevede una condizione di comfort per valori di PMV compresi tra + 0,5 e - 0,5, a cui corrisponde un PPD<10%.
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Diffusione del calore con pavimento radiante |
Diffusione del calore con radiatore |
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Distribuzione temperature pavimento radiante |
Distribuzione temperature con radiatore |
Le correnti d’aria che provocano forti e dannosi sbalzi di temperatura del nostro corpo sono in questo modo completamente eliminate. Inoltre eliminando l’aria in movimento si eliminano anche spifferi, turbolenze e movimento di polveri all’interno dei locali. Con i sistemi a radiatori invece si ha comunque aria in movimento, in quanto questi sono sistemi convettivi e non radianti.
La temperatura che il nostro corpo effettivamente percepisce non è solo quella dell’aria, bensì la media tra quest’ultima e quella media radiante delle superfici che ci circondano.
Poiché il pavimento risulta un’ampia superficie radiante, con questo sistema si può tenere la temperatura dell’aria più bassa con la medesima sensazione di comfort. Con la temperatura dell’aria più bassa, oltre a migliorarne la qualità, si elimina la sensazione di pesantezza che a volte si avverte entrando in ambienti surriscaldati.
Avere una grande superficie che riscalda con bassa temperatura dell’acqua significa moti convettivi dell’aria praticamente assenti, oltre che aria in ambiente meno secca. Inoltre con queste nuove tecnologie si evitano le temperature troppo elevate nel pavimento che provocavano cattiva circolazione sanguigna e gonfiori alle gambe, problemi che si verificavano negli impianti degli anni ‘50/’60. Con questo sistema si riesce a creare un benessere naturale ed evitare che il calore stratifichi con grandi e inutili dispersioni termiche verso l’alto, come invece avviene con i sistemi tradizionali.* Tutti i riferimenti, anche se non menzionati, sono riferiti ai pannelli radianti Giacoklima prodotti dalla Giacomini S.p.A. e rispondono ai più alti standard qualitativi richiesti oggi sui mercati internazionali.
RISPARMIO ENERGETICO
Il sistema a pavimento radiante permette di ottenere un elevato benessere sfruttando una temperatura più bassa; il pavimento diventa esso stesso intera superficie radiante ed è così possibile fornire all’utente la stessa sensazione di comfort mantenendo la temperatura dell’aria a circa 2°C in meno. Ne conseguono minori dispersioni di calore dell’ambiente verso l’esterno e quindi un risparmio energetico estremamente interessante e conforme alle nuove normative sul risparmio energetico. Con questo sistema si evita che il calore si stratifichi sul soffitto, come negli impianti tradizionali, procurando una sensazione di benessere “ad altezza uomo”. Negli ambienti con altezze elevate, come le chiese per esempio, i vantaggi del sistema a pavimento sono subito tangibili in quanto il riscaldamento o il raffrescamento sono disponibili nelle zone basse della struttura e quindi direttamente percepibili dal corpo umano. Le temperature di mandata dell’acqua così basse, variabili tra 35 ÷ 45°C, consentono quindi notevoli risparmi energetici e permettono anche di utilizzare fonti di energia la cui resa migliora al diminuire della temperatura, quali: pannelli solari, caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc …
ISOLAMENTO ACUSTICO
Le basse velocità di scorrimento dell’acqua all’interno delle tubazioni e le superfici estremamente lisce del materiale sintetico garantiscono una silenziosità assoluta di funzionamento. Inoltre il pannello isolante*, oltre al primario compito di fare da barriera termica con le strutture sottostanti, svolge anche l’importante funzione di isolamento acustico, in quanto permette di assorbire i rumori tra i vari piani abitativi. I pannelli isolanti sono in polistirene espanso ed hanno uno spessore di ~33mm. (+ 22mm. del funghetto) e quindi sono in grado di fonoassorbire i rumori di calpestio del pavimento.
DURATA NEL TEMPO
Pannelli in polistirene espanso. I pannelli in polistirene espanso hanno una durata illimitata grazie alla loro composizione cellulare a celle chiuse, così che sollecitazioni di lavoro e fattori ambientali non modificano le caratteristiche del prodotto. Inoltre il sistema non necessita di manutenzione costante, in quanto non presenta parti meccaniche soggette ad usura o filtri che periodicamente richiedano pulizia.
Tubazioni in materiale sintetico: Un ruolo fondamentale negli impianti radianti a pavimento è rivestito dalle tubazioni in materiale sintetico che vengono posate sui pannelli isolanti. Sono caratterizzate da grande affidabilità a lungo termine, ossia resistenza meccanica alle sollecitazioni determinate da temperature e pressioni di utilizzo, assenza dei fenomeni di corrosione tipici dei metalli, grande versatilità in fase di installazione in quanto la flessibilità della tubazione permette all’installatore di realizzare agevolmente i circuiti radianti con chiocciole e serpentine. I tubi sono prodotti mediante un procedimento di estrusione che trasforma il granulato di base nel prodotto finito. Durante tale processo produttivo, inoltre, viene applicata sul tubo una pellicola realizzata con una particolare resina, che funge da barriera anti ossigeno. Grazie ad essa, il seppur modesto quantitativo di ossigeno, che potrebbe permeare all’interno dei circuiti, diviene del tutto trascurabile.
Dato che il livello di coesione fra le molecole che compongono il tubo ha un grado di affidabilità non abbastanza soddisfacente si ovvia a questo problema sottoponendo il tubo a un processo di reticolazione che aggiunge legami chimico-molecolari a quelli già esistenti per accrescerne le caratteristiche di resistenza meccanica e resistenza alle alte temperature. Il metodo attraverso il quale viene realizzato questo processo di rafforzamento è di tipo chimico mediante reticolazione ai silani.
FAQ
Qual è lo spazio minimo necessario per poter installare un sistema radiante a pavimento?
Lo spessore minimo indispensabile per consentire l’installazione di un impianto radiante a pavimento è di circa 7cm, dei quali 3cm vengono occupati dal pannello isolante in polistirene espanso e dalle tubazioni in materiale plastico che compongono l’impianto stesso, 3cm minimo di massetto per la copertura dell’impianto e 1cm per il rivestimento superficiale.
Che tipologie di rivestimenti superficiali possono essere posati sopra all’impianto radiante a pavimento?
Il sistema radiante a pavimento* supporta l’usuale pavimentazione in materiale ceramico, marmo, granito, gres e legno. I pavimenti in marmo o granito sono quelli che offrono un minore isolamento termico, mentre i pavimenti in legno hanno un effetto isolante più elevato.
Il riscaldamento a pavimento può causare problemi di circolazione agli arti inferiori?
Decisamente no. La distribuzione della temperatura in un dato locale viene determinata dalla cosiddetta curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente più calde rispetto alle zone più vicine al soffitto, ma con le nuove tecnologie si evitano temperature troppo elevate nel pavimento che provocavano cattiva circolazione sanguigna e gonfiori alle gambe, problemi che si verificavano negli impianti degli anni ‘50/’60. La UNI EN 1264-3 stabilisce dei valori limite di temperatura superficiale del pavimento: questi limiti sono accettati come sicuri per l’uomo sotto il profilo fisiologico e risultano pari a 29°C per le zone di soggiorno, 35°C per le zone periferiche e 33°C per i bagni.
E’ possibile regolare le temperature dei vari ambienti in modo indipendente?
Con il sistema radiante a pavimento* è possibile ottenere una regolazione ambientale personalizzabile in ogni singolo locale grazie all’utilizzo di termostati, i quali a loro volta agiscono su attuatori elettrotermici o sui motori delle valvole di zona.
L’impianto radiante a pavimento può funzionare anche in raffrescamento?
Il sistema a pavimento* può funzionare sia in riscaldamento che in raffrescamento ed è quindi utilizzabile in tutte le stagioni.
In regime di funzionamento estivo il sistema lavora con temperatura dell’acqua di circa 13÷14°C, considerando comunque possibili variazioni sulla base delle condizioni esterne e del tasso di umidità in ambiente. Poiché il rischio di condensa è reale, le centraline Giacoklima sono complete di sonde anticondensa che vengono posizionate in ambiente: in questo si correlano l’umidità ambiente e la temperatura del massetto, così da prevenire con sicurezza la formazione di condensa. Nei sistemi di raffrescamento radiante è comunque necessario prevedere un sistema di trattamento dell’aria per il controllo dell’umidità relativa, che può essere controllata mediante appositi termostati elettronici digitali.
Quanto costa in più un impianto a pavimento radiante rispetto ad uno tradizionale a radiatori?
Normalmente il costo è maggiore del 20 ÷ 30%, ma la differenza economica viene ampiamente ripagata nel breve periodo.
Cosa bisogna fare per avere un preventivo?
Per avere un preventivo dettagliato del materiale occorrente basta inviarci una piantina quotata dei locali da riscaldare in formato PDF, meglio se in formato CAD.
In base a queste informazioni viene redatto un progetto esecutivo e un preventivo dettagliato; in seguito all'accettazione del preventivo viene fornito il disegno progettuale dettagliato.
Inviare la richiesta ad uno dei recapiti riportati sul sito
*Tutti i riferimenti, anche se non menzionati, sono riferiti ai pannelli radianti Giacoklima