La valvola d'innalzamento della temperatura, più comunemente conosciuta con il nome di valvola anticondensa, altro non è che una valvola miscelatrice con controllo termostatico che ottimizza il collegamento del generatore di calore, alimentato a legna, pellet o cippato, all'accumulatore o al sistema di riscaldamento. Regola automaticamente la temperatura di ritorno dell'acqua al generatore, temperatura che viene preimpostata con dei termostati a punto fisso da scegliere in base alle proprie esigenze.
Nella prima fase del processo termochimico di trasformazione (essiccazione del combustibile) il vapore acqueo che si libera, all’interno della camera di combustione, si localizza sulle superfici più fredde del generatore e sulle pareti interne della canna fumaria portando la temperatura dei fumi al punto di rugiada causandone la condensazione. Il vapore acqueo condensandosi si unisce alla fuliggine, presente sulle pareti del generatore, e a quella parte di elementi chimici incombusti contenuti nei fumi, generando delle incrostazioni e dei composti catramosi che aderiscono saldamente sulle superfici metalliche. Tali depositi sono la causa di alcuni seri problemi, i principali sono:
- riduzione significativa dello scambio termico delle pareti
- rischio di corrosione delle strutture metalliche
- rischio d’incendio, dovuto alla loro alta infiammabilità
Il montaggio di una valvola, di un gruppo o di una stazione anticondensa mantiene il generatore di calore a una temperatura sempre al di sopra del punto di rugiada, qualunque sia la condizione d'utilizzo, prevenendo il deposito di condensa del vapore acqueo sulle strutture interne del generatore e sulle pareti della canna fumaria, migliorandone così l’efficienza della combustione, aumentandone la durata e riducendone le emissioni inquinanti.
CARATTERISTICHE TECNICHE
La valvola è costruita in ottone stampato con finitura in ottone giallo e normalmente è fornita con gli attacchi a bocchettone. I sensori di regolazione della temperatura sono intercambiabili ed è possibile sostituirli anche con l'impianto in pressione. Le principali caratteristiche sono:
- Potenza massima gestibile per il modello da 1" > 32 kW (con ∆t 20 K) e portata massima di 1400 l/h
- Potenza massima gestibile per il modello da 1"¼ > 65kW (con ∆t 20 K) e portata massima di 2800 l/h
- Pressione massima di esercizio: 10 bar
- Temperatura massima: 100°C
- Temperature di taratura disponibili: 45°C, 55°C, 60°C e 72°C
- Tenuta: stagna tra le porte A-AB; trafilamento 3% del Kvs tra le porte B-AB
- Valore Kvs A-AB: 3,5. Valore Kvs B-AB: 2,3
- Agevole manutenzione o sostituzione del sensore per il cambio della taratura senza la necessità di rimuovere la valvola dall’impianto.
MONTAGGIO VALVOLA ANTICONDENSA
La valvola può essere installata da entrambi i lati del generatore, in posizione verticale o orizzontale, purché si rispettino gli ingressi. Per il funzionamento come innalzamento della temperatura, modalità anticondensa, si consiglia di montare sempre la valvola come indicato nel primo schema.
Modalità anticondensa:
installazione sul tubo di ritorno alla caldaia (taratura a 45, 55 o 60°C, in modalità miscelazione con funzione anticondensa, Δp massima: 100 kPa |
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Modalità deviatrice:
installazione sul tubo di mandata al serbatoio (taratura a 70 o 80°C, in modalità deviatrice con funzione di controllo impianto. Δp massima: 30 kPa
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PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
FASE 1 - Avvio dell’impianto (riscaldamento caldaia)
All’accensione della caldaia, la valvola termica è completamente chiusa verso l’utilizzatore A e tale condizione permane fino a quando il fluido non raggiungerà la temperatura di apertura della valvola termica (corrispondente a quella di taratura, ad es. 55°C). Durante questa fase il fluido circola interamente attraverso la porta B e ritorna in caldaia da AB, in questa situazione la temperatura in caldaia aumenta velocemente.
FASE 2 - Caricamento dell’accumulatore (riscaldamento accumulo)
Al raggiungimento della temperatura di apertura della valvola termostatica (es. 55°C), l’utilizzatore A inizia ad aprirsi, lasciando defluire del fluido freddo, e la porta B inizia a chiudersi, lasciando defluire del fluido caldo nell’accumulo. Dalla porta AB continua a defluire del fluido caldo della porta B che si miscela con quello freddo della porta A. La valvola in questa fase inizia a “pendolare” (si apre, si chiude, ecc…) e regola la temperatura di ritorno del fluido in modo che questa non scenda più al di sotto di quella di taratura (es. 55°C).
FASE 3 - impianto a regime (riscaldamento corpi scaldanti)
A partire dalla condizione della fase 2, all’aumentare della temperatura di mandata l’utilizzatore A si apre completamente e l’utilizzatore B si chiude, terminando così la funzione di by-pass. Questo avviene a circa 10°C in più rispetto alla temperatura di apertura o taratura (quindi, nell’esempio in oggetto, a circa 65°C). Il fluido caldo in questa fase viene mandato direttamente nella parte alta dell’accumulo e dalla porta A defluisce quello freddo di ritorno.