CALDAIA A LEGNA A FIAMMA INVERSA BIOVENT C 22 (22kW)
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- Potenza nominale 22kW
- Alimentazione con legna pezzata da cm. 50 e/o tronchetti pressati
- Regolazione della combustione gestita tramite sonda lambda
- Scambiatore termico d’emergenza di serie
- Grande volume del vano di carico 95L
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- Protezione delle pareti del vano di carico con inserti intercambiabili in acciaio sp. 3mm
- Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
- Coefficiente di rendimento certificato :
Le caldaie a legna Biovent C sono generatori termici di altissima qualità con rendimenti elevati > 93,5% e certificati dal TUV. Sono alimentate con legna pezzata da 50cm e sfruttano la combustione a gassificazione con fiamma rovesciata (o fiamma inversa).
Particolare attenzione è stata riservata alle soluzioni tecniche, basti pensare agli inserti intercambiabili del vano di carico posti a protezione del corpo caldaia, ai rivestimenti refrattari che preservano la struttura metallica dalle altissime temperature sviluppate durante la combustione e alla caratteristica di avere tutti gli sportelli operativi, d’ispezione e pulizia posti frontalmente (vedere schemi illustrati).
Sono prodotte nei modelli Biovent C15 (15kW) e Biovent C22 (22kW). Soddisfano la norma EN303-5:2012-Classe 5.
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Sportelo accesso vano di carico combustibile |
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Vano di carico |
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Sportello accesso camera di combustione |
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Dispositivo regolazione aria primaria |
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Griglia e diffusore fiamma |
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Camera di combustione termodinamica |
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Dispositivo regolazione aria secondaria |
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Scambiatori termici verticali a piastra |
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Coperchio accesso zona ispezione e pulizia scambiatori |
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Attacco scarico fumi |
CICLO DI COMBUSTIONE
Il combustibile solido viene caricato nel vano superiore (pos.2) a lui dedicato, mantenendo il ciocco di legna parallelo alla feritoia della griglia di diffusione (pos.5). La regolazione dell’aria primaria (pos.4) e dell’aria secondaria (pos.7) viene eseguita agendo sugli appositi dispositivi in occasione della prima accensione. Nella camera di combustione sottostante (pos.6) si procede all’accensione utilizzando appositi cubetti accendi camino o più semplicemente con il metodo tradizionale dei rametti e carta, come raffigurato in fig.2
La fiamma che si genera si sviluppa verso l’alto e lambisce la legna posta superiormente nel vano di carico (pos.2) incendiandosi a sua volta, è consigliato mantenere lo sportello della camera di combustione (pos.3) socchiuso, lasciando per qualche minuto uno spiraglio di 2/3cm in modo da iperossigenare la fiamma e renderla vigorosa nel più breve tempo possibile.
In questa fase è importante avere in canna fumaria una depressione minima di ≥0,18mbar affinchè i fumi della combustine possano defluire velocemente nei condotti di scambio posteriori fino alla canna fumaria anche con caldaia fredda.
Con l’evolversi del processo la temperatura aumenta e di conseguenza anche la depressione in canna fumaria, ne segue che la fiamma si allunga e lentamente si piega fino ad invertirsi completamente. Il processo d’inversione si può dire completato e stabilizzato al raggiungimento della depressione minima di 0,25mbar, in seguito gli eventuali sbalzi di questo valore verranno regolati in automatico e stabilizzati dal limitatore di tiraggio.
Al termine del processo di combustione i fumi vengono scaricati posteriormente (pos.10) con un bassissimo impatto ambientale tale da soddisfare i più severi limiti sulle emissioni inquinanti in vigore in Germania (vedi scheda combustione).