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Logo sistemi di gestione del riscaldamentoIL CREOSOTO

Il creosoto, volgarmente chiamato catrame, si deposita sia sulle superfici della caldaia che sulla superfice interna del tubo da fumo e della canna fumaria, di conseguenza si rende necessario pulire sia la caldaia che la canna fumaria per avere un funzionamento ottimale e sicuro. Un camino intasato di catrame può portare danni alla struttura della caldaia, essere molto pericoloso per il rischio incendio e aumentare considerevolmente i consumi di combustibile.

Cos’è il creosoto: è un miscuglio di sostanze di natura fenolica provenienti dal catrame di legno e che mescolati alla fuliggine formano delle incrostazioni molto adesive e resistenti sulle superfici su cui condensano. I creosoti tendono a formarsi quando la temperatura dei fumi all’interno della canna fumaria è bassa, mentre i fumi caldi ne producono molto meno. Avere uno strato di creosoto/catrame sulla superficie interna della caldaia con uno spessore inferiore ai 2mm è normale, non averla è quasi impossibile.

PRINCIPALI MOTIVI PERCHE' SI FORMA01 300 Tubo Tasca

Le ragioni per cui si forma il creosoto possono essere molteplici, principalmente le cause sono:

  • Carburante scadente: principalmente la colpa può essere della legna troppo umida, quando si bruciano pezzi di legno non sufficientemente essiccati, viene rilasciato vapore acqueo che favorisce la formazione del catrame. Normalmente i produttori consigliano/richiedono legna con una umidità del 15÷20%. Per non sbagliarsi si consiglia di utilizzare legna con due anni di stagionatura (per il castagno meglio 3 anni) conservata al riparo dalle intemperie.
  • Combustione del carburante insufficiente: la combustione incompleta avviene principalmente a causa della mancanza d'aria. L’aria all’interno del locale termico deve essere ricca di ossigeno, quindi andrebbe presa possibilmente dall’esterno e in quantità abbondante. Sarà poi la centralina della caldaia, per mezzo della sonda lambda, a regolare l’apertura o la chiusura delle prese dell’aria primaria e secondaria e a tarare la combustione in modo ottimale. Anche la pulizia dei condotti d’adduzione dell’aria comburente alla camera di combustione è di basilare importanza, con dei canali sporchi o intasati, che non permettono l’afflusso di aria/ossigeno, la combustione tende a fermarsi e di conseguenza la fiamma a spegnersi.

  • La caldaia non funziona a piena potenza/funzionamento a bassa temperatura: quando si impiega una caldaia a legna l’ideale è farla funzionare alla massima potenza per tutta la durata della carica di legna e ottenere così una temperatura dei fumi più elevata. Quando la temperatura della caldaia diminuisce, i gas della combustione iniziano a trasformarsi in catrame e a depositarsi sulle parti, invece a temperature più elevate lo strato di catrame potrebbe bruciarsi fino a scomparire quasi del tutto.

  • Canna fumaria con tiraggio insufficiente: una condizione basilare per avere un buon funzionamento del sistema caldaia/canna fumaria, e una formazione minima di creosoto, è quella di rispettare il valore richiesto dal fabbricante rigurdo la depressione in canna fumaria e se possibile cercare di mantenerla costante durante tutto il ciclo di combustione.

    PULIZIA DEL CREOSOTO

    La pulizia del creosoto depositatosi nel tempo è una cosa non proprio agevole, sarebbe opportuno cercare di non lasciarlo formare o per lo meno di ridurlo al minimo. La stratificazione nel tempo lo consolida e lo rende più spesso e più difficile da asportare, tanto che in alcuni casi si ricorre ad asportazione meccanica o manuale con martello e scalpellino.

    La formazione di uno strato inferiore ai 2 millimetri non crea alcun problema, è normale averlo. Se l’impianto è stato eseguito con l’impiego della valvola anticondensa tarata sui 55/65°C, quando la caldaia si spegne e si raffredda lo strato di catrame, che alla fine del ciclo di combustione è lucido quasi a sembrare una superficie vitrea, si “asciuga” diventando “sabbioso” e friabile, ed il giorno dopo prima dell’accensione è più facile da sportare, basta un semplice raschietto.

Superficie del vano di carico di una caldaia legna nuova Superficie del vano di carico normalmente ricoperta di creosoto Confronto della superficie del vano di carico con una parte ricoperta di creosoto ed una parte raschiata
Superficie nuova del vano di carico Superficie normalmente ricoperta di creosoto Confronto tra superficie ricoperta e raschiata

COME ASPORTARE IL CREOSOTO

Per asportare il catrame accumulatosi sulle pareti del generatore a legna o della canna fumaria ci sono principalmente tre possibilità: il metodo chimico, quello meccanico e quello della combustione:

  • Rimozione del catrame mediante prodotti chimici: in commercio ci sono prodotti specifici che si possono accendere nella caldaia e che bruciando la puliscono dalle incrostazioni, il loro utilizzo richiede l'esecuzione attenta delle istruzioni del produttore

  • Rimozione con metodo meccanico: l’operazione avviene per asportazione a mezzo di molatura o fresatura, è un lavoro impegnativo che richiede un certo impegno e non è di facile esecuzione

  • Bruciare il catrame con il calore: è risaputo che il creosoto è costituito principalmente da carbonio ed è simile alla polvere di carbone e quindi infiammabile. In commercio si trovano dei tronchetti appositamente realizzati da usare regolarmente e da accendere all’interno del generatore di calore, utilizzando questo tipo di prodotto bisogna attenersi rigorosamente alle istruzioni del produttore.

CONSIGLIO: per la pulizia dal creosoto è sconsigliato il fai da te, sarebbe opportuno rivolgersi ad un tecnico professionista che avrà maturato una certa esperienza ed avrà a disposizione l’attrezzatura necessaria ad eseguire un lavoro a regola d’arte.

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