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La valvola di scarico di sicurezza termica è un dispositivo che ha la funzione di limitare e contenere la temperatura dell’acqua nei generatori alimentati a policombustibili o a combustibile solido non polverizzato provvisti di scambiatore d’emergenza o di bollitore incorporato; il suo utilizzo è previsto dalla normativa INAIL raccolta “R” - ed. 2009. Al raggiungimento della temperatura di 95°C dell’acqua contenuta all’interno del generatore, in cui è immerso il sensore di rilevamento, la valvola incomincia ad aprirsi e a lasciar defluire l’acqua di raffreddamento all’interno dello scambiatore d’emergenza fino al raggiungimento della temperatura del generatore entro i limiti di sicurezza.
MONTAGGIO
MANUTENZIONE
Fig.2
Fig. 3
Fig.4
Fig. 5
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Cosa fare quando ... la valvola di sicurezza termica gocciola continuamente?
Nei moderni impianti di riscaldamento e climatizzazione, dove vengono impiegati circolatori elettronici, occorre prestare particolare attenzione alle particelle metalliche che sono in sospensione nell’acqua dei circuiti. L’impiego del defangatore magnetico allunga la vita dell’impianto e ne migliora le prestazioni, riducendo sia il costo dell’energia che quello della manutenzione.
Il defangatore deve essere installato sul circuito di ritorno per proteggere la caldaia dalle impurità presenti nel condotto, è importante lasciare uno spazio libero nella parte superiore del defangatore per poterlo estrarre durante la manutenzione. L’installazione del defangatore normalmente può essere effettuata solo su tubazioni orizzontali, in quanto non è possibile installare il prodotto con il rubinetto capovolto.
MANUTENZIONE - Pulizia del filtro
1) Durante il funzionamento dell’impianto, lo sporco più grossolano si deposita sulla superficie del filtro a retina, altre particelle più fini e piccoli frammenti metallici invece si andranno a depositare sulla superficie esterna della guaina posizionata all’interno del filtro perché attratte dal potente magnete. | 2) Rimuovendo il magnete dalla propria guaina di contenimento, lo sporco che si era accumulato sulla retina e sulla superficie del pozzetto si depositerà nella parte inferiore del defangatore. Prima di effettuare questa operazione sarebbe opportuno fermare il circolatore per evitare possibili rimescolamenti del liquido contenente le impurità, evitando così di rimettere in circolo nuovamente le impurità catturate nel tempo. | |
3) Per permettere il decadimento delle impurità sul fondo del defangatore si dovrà attendere alcuni minuiti, solo allora si potrà aprire la valvola di scarico per far defluire parte dell’acqua che asporterà le varie impurità.
Una volta che le impurità saranno evacuate, si chiuderà la valvola di scarico e si riposizionerà il magnete. Riavviando il circolatore il defangatore riprenderà il suo normale funzionamento.
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4) Nei defangatori filettati è possibile rimuovere il filtro per una migliore pulizia, procedere nel seguente modo:
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Modello Z150 |
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Modello Z180nm
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FUNZIONAMENTO
MONTAGGIO
Ciclo aria comburente e fumi di scarico |
Pos. | Descrizione | Pos. | Descrizione | |||
1 | Presa aria primaria | 7 | Foro analisi fumi della combustione | |||
2 | Presa aria secondaria | 8 | Termometro temperatura fumi | |||
3 | Distribuzione aria primaria | 9 | Posizione limitatore su tubo da fumo | |||
4 | Distribuzione aria secondaria | 10 | Posizione limitatore su canna fumaria | |||
5 | Camera di combustione | 11 | Posizione consigliata del limitatore sulla canna fumaria | |||
6 | Ventilatore d'aspirazione | 12 | Sportello ispezione e pulizia canna fumaria |
Dopo l’installazione e la regolazione si devono controllare se l’asse della farfalla di regolazione si muove liberamente nei cuscinetti. Si apre completamente la farfalla con la mano. Quando poi si lascia la farfalla di regolazione deve ritornare da sola nella posizione iniziale. Ora verificare se la regolazione della serranda di registro tiraggio (vedi regolazione del valore nominale) può garantire un funzionamento perfetto dell’impianto di combustione.
Si deve anche controllare la funzione della canna fumaria, per es. secondo UNI 10845. In caso di breve sovrapressione in canna fumaria i fumi non devono uscire dalla serranda di registro tiraggio in quantità pericolose. Non si devono trascurare la pulizia e il controllo dell’impianto fumario.
Una serranda di registro tiraggio installata e regolata correttamente funziona in modo perfetto per molti anni, aumentando l’efficacia della caldaia e migliorando sensibilmente la combustione.
MANUTENZIONE
La serranda di registro tiraggio è quasi esente da manutenzione, ma con il perdurare del funzionamento può capitare che in presenza di polveri nell’aria queste si depositino sui cuscinetti, in questo caso si consiglia di pulirli con un pennellino.
I cuscinetti possono anche essere oliati prima del periodo di riscaldamento con un po’ d’olio senza resina (olio di macchina da cucire), ma non si deve mai oliare eccessivamente o ungere i cuscinetti perché questo favorisce l’imbrattamento. Anche la serranda di registro quando è sporca deve essere pulita.
Modalità anticondensa:installazione sul tubo di ritorno alla caldaia (taratura a 45, 55 o 60°C, in modalità miscelazione con funzione anticondensa, Δp massima: 100 kPa |
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Modalità deviatrice:installazione sul tubo di mandata al serbatoio (taratura a 70 o 80°C, in modalità deviatrice con funzione di controllo impianto. Δp massima: 30 kPa |
FASE 1 - Avvio dell’impianto (riscaldamento caldaia)
FASE 2 - Caricamento dell’accumulatore (riscaldamento accumulo)
Al raggiungimento della temperatura di apertura della valvola termostatica (es. 55°C), l’utilizzatore A inizia ad aprirsi, lasciando defluire del fluido freddo, e la porta B inizia a chiudersi, lasciando defluire del fluido caldo nell’accumulo. Dalla porta AB continua a defluire del fluido caldo della porta B che si miscela con quello freddo della porta A. La valvola in questa fase inizia a “pendolare” (si apre, si chiude, ecc…) e regola la temperatura di ritorno del fluido in modo che questa non scenda più al di sotto di quella di taratura (es. 55°C).
FASE 3 - impianto a regime (riscaldamento corpi scaldanti)
CARATTERISTICHE TECNICHE
MONTAGGIO
Fig.1 - Schema montaggio destro Fig.2 - Schema montaggio sinistro
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Fase 1 - Avvio dell’impianto (riscaldamento caldaia)
All’accensione della caldaia, la valvola termostatica è completamente chiusa verso il ritorno dell’utilizzatore (porta A) e tale condizione permane fino a quando il fluido, riscaldato dal generatore di calore, non raggiunge la temperatura di apertura della valvola termica (corrispondente a quella di taratura, ad esempio 55°C). Durante questa fase il fluido mandato dalla caldaia ricircola interamente attraverso il by-pass (porta B) e la temperatura di caldaia aumenta velocemente.
Fase 2 - Caricamento dell’impianto(riscaldamento accumulo)
Fase 3 - Impianto a regime
La circolazione naturale del fluido attraverso il clapet si attiva non appena la pompa si arresta e l’energia restante nel generatore viene trasferita al serbatoio. Questa funzione si attiva come dispositivo di sicurezza, in caso di arresto della pompa per mancanza di corrente o guasto della stessa, evitando così che la temperatura nel generatore possa raggiungere elevati livelli di pericolosità.
ATTENZIONE: Per attivare la funzione di circolazione naturale svitare la vite di comando in senso antiorario. É possibile in qualsiasi momento bloccare il clapet avvitando in senso orario la vite (operazione da fare con circolatore in funzione).